In generale, i parapetti di sicurezza sono progettati per evitare cadute accidentali, ridurre i rischi e migliorare la sicurezza delle persone che utilizzano tali aree sopraelevate.

Quello che comunemente viene chiamato parapetto anticaduta è un dispositivo di protezione contro le cadute dall’alto, per cui ha lo scopo di salvaguardare le persone da rischi per la salute e la sicurezza. I parapetti anticaduta permanenti rientrano nella categoria dei dispositivi di protezione collettivi (DPC), a cui la normativa vigente dà importanza prioritaria rispetto a qualsiasi altro sistema anticaduta che preveda l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI). Questa predilezione verso i DPC è giustificata dal semplice fatto che essi garantiscono un maggior livello di sicurezza.

Basti pensare alla modalità di lavorazione in quota nel caso di presenza di parapetto perimetrale alla copertura: l’operatore potrà lavorare in sicurezza senza la necessità di doversi collegare a dispositivi di ancoraggio, eliminando così il fattore di rischio dell’utilizzo dei dispositivi individuali da parte dell’utilizzatore.

Non meno importante è il fatto che questo dispositivo protegge chiunque debba salire in copertura, senza limite di numero operatori, a differenza di un sistema anticaduta con ancoraggi che protegge un numero ridotto di persone.

Di quale tipologia hai bisogno?

In commercio esistono molte tipologie e configurazioni di parapetto in base alla modalità di fissaggio.

Per sapere quale tipologia di parapetto si adatta alle tue esigenze, elenchiamo di seguito le situazioni più ricorrenti:

  • coperture piane con fissaggio interno o esterno su veletta;
  • coperture piane con fissaggio su solaio di copertura;
  • coperture piane con fissaggio su parete esterne;
  • coperture piane con fissaggio su cordolo perimetrale;
  • coperture piane metalliche

Per saperne di più contattaci oppure visita il nostro sito.

Le gru a bandiera e le gru a colonna sono due tipi di gru utilizzate nella costruzione e nell’industria per sollevare materiali e attrezzature, ma differiscono significativamente nella loro progettazione e nell’uso previsto.

Le principali differenze

Design e Struttura:

Gru a Bandiera: Queste gru sono caratterizzate da un braccio orizzontale, noto come asta o bandiera, collegato a una torre verticale. La torre può essere montata su un telaio mobile o su una base fissa. Le gru a bandiera sono utilizzate per sollevare carichi su grandi altezze e distanze orizzontali. Possono essere utilizzate per costruire grattacieli o altre strutture alte.

Gru a Colonna: Le gru a colonna, come suggerisce il nome, sono costituite da una colonna verticale con un braccio orizzontale (braccio di carico) che si estende lateralmente dalla parte superiore della colonna. Queste gru sono utilizzate per sollevare carichi all’interno di aree limitate, come capannoni industriali o officine, e sono spesso montate al pavimento o alle pareti.

Portata e Altezza:

Gru a Bandiera: Queste gru sono progettate per sollevare carichi molto pesanti a grandi altezze e distanze orizzontali. Possono avere una portata notevole e possono essere alte, adatte per progetti di costruzione di grattacieli o altre strutture di grandi dimensioni.

Gru a Colonna: Le gru a colonna hanno una portata più limitata rispetto alle gru a bandiera e sono progettate per sollevare carichi all’interno di spazi confinati. La loro altezza massima è solitamente inferiore rispetto alle gru a bandiera.

Applicazioni:

Gru a Bandiera: Sono utilizzate principalmente nell’industria edile per sollevare materiali pesanti e attrezzature sui cantieri di costruzione, ma possono anche essere utilizzate in altre applicazioni industriali dove è necessario sollevare carichi pesanti a grandi altezze.

Gru a Colonna: Trovano impiego principalmente in ambienti industriali come officine, magazzini e impianti di produzione, dove la necessità è quella di spostare carichi all’interno di spazi limitati o per alimentare macchine specifiche.

Mobilità:

Gru a Bandiera: Possono essere montate su una base mobile che consente di spostarle su un cantiere di costruzione, ma richiedono un montaggio e una smontaggio significativi.

Gru a Colonna: Sono spesso ancorate saldamente al pavimento o alle pareti e sono meno mobili rispetto alle gru a bandiera.

La scelta tra le due dipenderà dalle esigenze specifiche del progetto e dall’ambiente in cui verranno utilizzate.

Scegli tra le varie soluzioni disponibili, gru a Bandiera a Braccio girevole, con possibilità di essere installate su colonne esistenti o colonne realizzate da noi su richiesta del cliente.

Richiedi informazioni!

I sistemi di sollevamento hanno una lunga storia di sviluppo che risale a molti secoli fa. L’evoluzione dei sistemi di sollevamento è stata influenzata dalla necessità umana di sollevare oggetti pesanti o di compiere lavori in luoghi elevati.

Negli ultimi anni, inoltre, è cresciuta enormemente l’attenzione ai potenziali rischi per la salute dell’uomo causati dalla movimentazione manuale dei carichi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da tutte le situazioni in cui il carico risulta troppo pesante da sollevare, ingombrante o difficile da afferrare, in equilibrio instabile o maneggiabile solo in pose scorrette.

Le varie problematiche riscontrate nel tempo, tra cui la graduale e definitiva usura dell’apparato muscolo-scheletrico e la possibilità di riportare lesioni o fratture con carichi troppo pesanti e difficilmente sostenibili, hanno portato alla ricerca di soluzioni alternative e allo sviluppo di impianti professionali per il sollevamento di materiali.

Qualche esempio..

GRU A BANDIERA

La gru a bandiera è composta da un braccio che compie una determinata rotazione intorno a un perno e copre quindi un’area di lavoro semicircolare. È la soluzione più economica, semplice e pratica utilizzata generalmente per servire singole postazioni di lavoro. La bandiera presenta, inoltre, un paranco elettrico a catena che si sposta lungo il braccio. La traslazione può essere manuale, elettrica o meccanica a seconda delle specifiche necessità e richieste dell’azienda.

CARROPONTE

Per esigenze di sollevamento di carichi elevati, viene solitamente realizzato un carroponte (o gru a ponte) ad azionamento elettrico e senza limiti di portata. Questa soluzione consente di realizzare ponti fino a 32 mt di scartamento con una portata di 60 ton.

PARANCHI PER GRU

Paranchi elettrici, pneumatici e manuali a catena o a fune per soddisfare in modo ottimale tutte le richieste di movimentazione carichi.

ACCESSORI SOTTOGANCIO

Per accessori sottogancio si intendono tutti quei dispositivi che vengono collegati al gancio del paranco per facilitare le operazioni di sollevamento; rientra in questa categoria un’ampia gamma di accessori, tra i quali quelli maggiormente forniti sono bilancini, sollevatori a depressione (o sollevatori a soffietto), ventose e pinze.

Scopri i nostri prodotti per il sollevamento!

Le principali attività sono quelle della progettazione, della vendita e dell’installazione di Gru, Carriponte e di tutti quegli accessori sottogancio utili alla movimentazione dei carichi pesanti.

Gli accessori di sollevamento devono riportare per legge un’etichetta o una marcatura con l’identificazione del materiale, necessaria per l’uso in sicurezza, e il carico massimo di lavoro o di esercizio (noto anche come WLL, Working Load Limit). Per gli accessori su cui non è possibile riportare queste indicazioni, si ricorre a una placca o a una targa, fissata sull’accessorio in oggetto.

Queste indicazioni devono essere perfettamente leggibili e collocate in punti in cui non rischino di sbiadirsi o di scomparire causa usura, né dove possano compromettere l’uso o la resistenza del singolo accessorio.

Le indicazioni obbligatorie per legge sugli accessori di sollevamento possono variare da paese a paese e dipendono dalle normative e dagli standard di sicurezza vigenti. Tuttavia, in generale, alcuni requisiti comuni possono includere:

Marcatura CE: Gli accessori di sollevamento devono essere contrassegnati con il marchio CE, che indica la conformità ai requisiti di sicurezza e prestazioni stabilite dalla legislazione dell’Unione Europea. Questo requisito si applica per i prodotti venduti nell’UE e in alcuni paesi che adottano standard armonizzati europei.

Carichi massimi di lavoro: Gli accessori di sollevamento devono essere chiaramente contrassegnati con la loro capacità di carico massima consentita in modo che gli utenti sappiano quanto peso possono sollevare in sicurezza.

Identificazione del produttore: Dovrebbero essere indicati chiaramente il nome o il marchio del produttore e le informazioni di contatto per identificare la provenienza del prodotto.

Istruzioni per l’uso: Gli accessori di sollevamento devono essere accompagnati da istruzioni dettagliate sull’uso sicuro e corretto del prodotto.

Data di fabbricazione: Ogni accessorio di sollevamento dovrebbe essere contrassegnato con la data di fabbricazione in modo che gli utenti possano tenere traccia dell’età del prodotto e della sua vita utile.

Identificazione univoca: Gli accessori di sollevamento dovrebbero avere un numero di serie o un codice di identificazione univoco per facilitare la tracciabilità del prodotto.

Norme di sicurezza applicabili: Gli accessori di sollevamento devono conformarsi a specifiche normative e standard di sicurezza, come ad esempio le norme EN (European Norms) o ISO (International Organization for Standardization), a seconda delle regioni in cui sono commercializzati.

Certificati di conformità: Il produttore dovrebbe fornire i certificati di conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza applicabili, se richiesti.

Manutenzione e ispezione: Dovrebbero essere fornite informazioni sulle procedure di manutenzione e ispezione periodica dell’accessorio per garantirne la sicurezza e l’affidabilità nel tempo.

Tutti gli accessori di sollevamento che non presentano queste indicazioni, a prescindere dal loro stato di manutenzione e di funzionamento, devono necessariamente essere messi fuori servizio. Inoltre, successivamente, devono essere accuratamente esaminati. Potranno essere usati di nuovo soltanto quando verrà ricollocata la targa o l’etichetta identificativa.

Continua a seguirci per altre informazioni utili!

Per apparecchi di sollevamento devono intendersi apparecchi a funzionamento discontinuo destinati alla movimentazione e al sollevamento, nello spazio, di un carico sospeso mediante gancio o altri organi di presa.

Alcuni esempi di attrezzature di sollevamento industriale includono:

Gru: Sono macchine utilizzate per sollevare e trasportare materiali pesanti o oggetti ingombranti. Esistono diversi tipi di gru, come gru a torre, gru mobili, gru a cavalletto, gru galleggiante, ecc.

Carroponte: È una struttura metallica che scorre su binari e consente di sollevare e spostare pesanti carichi all’interno di un’area di lavoro specifica.

Argani: Sono dispositivi meccanici che utilizzano un cavo o una catena per sollevare e abbassare carichi verticalmente.

Carrelli elevatori: Sono veicoli industriali progettati per sollevare e trasportare merci all’interno di un magazzino o un ambiente di lavoro.

Cavi di sollevamento: Sono cavi in acciaio o altre leghe resistenti utilizzati per collegare il carico alle attrezzature di sollevamento.

È essenziale che le operazioni di sollevamento industriale siano eseguite da personale adeguatamente addestrato e che siano rispettate tutte le norme di sicurezza per prevenire incidenti e danni al carico o all’ambiente circostante. Le aziende coinvolte in attività di sollevamento industriale devono attenersi a regolamenti e standard specifici per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.

Fap Srl è presente da decenni nel mercato della vendita di materiale e accessori per il sollevamento industriale, distinguendosi per la sua professionalità ed il suo impegno.

Le principali attività sono quelle della progettazione, della vendita e dell’installazione di Gru, Carriponte e di tutti quegli accessori sottogancio utili alla movimentazione dei carichi pesanti.

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Un nostro Consulente è a tua disposizione per informazioni sia tecniche che commerciali.

Tel. (+39) 0742 320920

L’introduzione del paranco ha rappresentato il punto di svolta, visto che si tratta di una macchina semplice che dà la possibilità di sollevare anche i carichi più pesanti riducendo lo sforzo al minimo. Ovviamente nel corso degli anni questo strumento si è evoluto ed oggi è possibile trovarne diverse tipologie.

La divisione più importante è quella tra paranchi manuali e paranchi elettrici, ma se si considerano altri fattori è possibile distinguere ulteriori tipologie. I paranchi a catena possono essere sia manuali che elettrici: le loro carrucole sono collegate da una catena, in modo da rendere più semplice il carico merci. Nei paranchi a fune, invece, le carrucole sono collegate da una fune: solitamente sono manuali ed hanno il vantaggio di essere pratici e compatti.

Il funzionamento dei paranchi a catena è abbastanza semplice, lo spostamento dei carichi avviene grazie alla catena presente sul paranco che passando sulle due carrucole fa demoltiplicare il peso sulla catena di sollevamento e quindi permette di diminuire lo sforzo di carico.

Quali tipologie di paranchi a catena ci sono in commercio?

In commercio sono disponibili diverse tipologie di paranchi a catena, ogni tipologia è adatto ad esigenze specifiche.

Paranchi manuali

Il paranco manuale funziona molto bene ma richiede precisione e tempi leggermente più lunghi di sollevamento rispetto al modello elettrico. È preferibile utilizzarlo sporadicamente o quando non si ha la possibilità di avere a disposizione la corrente elettrica.

Paranchi elettrici

I paranchi elettrici sono invece i modelli che vengono generalmente impiegati di più, in quanto sfruttano la corrente elettrica per sollevare il peso ed assicurano potenza e rapidità senza alcuno sforzo. Tra i paranchi elettrici a catena possiamo trovare modelli diversi che cambiano in base a tipo di carico da sollevare, in base alla velocità e al tipo di gancio.

Paranchi ad aria compressa

I paranchi ad aria sono paranchi di sollevamento che funzionano proprio grazie all’utilizzo dell’aria compressa e si prestano bene per l’utilizzo in zone soggette a pericolo di esplosione o in ambienti “sterili” come ad esempio nelle industrie alimentari.

Stai cercando un paranco o hai bisogno di maggiori informazioni? Contattaci!

Qualsiasi Datore di Lavoro che abbia fornito in dotazione ai propri lavoratori dei DPI anticaduta deve ricordarsi di far effettuare quella che in gergo viene detta “ispezione” almeno una volta l’anno.

L’ispezione periodica è obbligatoria?

Sì, l’ispezione periodica (nome corretto della cd. “revisione”) è obbligatoria perché prevista tra le indicazioni di manutenzione del produttore indicate all’art. 77, comma 4, lettera a) del D.Lgs 81/08 (Testo Unico Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro), dalla norma tecnica UNI EN 365:2005 e dai singoli fabbricanti di DPI nelle istruzioni d’uso.

A cosa serve l’ispezione periodica?

Il fine dell’ispezione periodica è di permettere ad una persona competente di verificare che sui DPI non ci siano lesioni, anche non visibili da occhio poco esperto, che potrebbero ridurne l’efficacia. Eventuali danni potrebbero rendere pericoloso l’utilizzo dei DPI: in questo caso la protezione contro le cadute non è più garantita.

Quali DPI sono soggetti ad ispezione e con quale frequenza?

I DPI sono soggetti a ispezione periodica se è prevista dai fabbricanti nel libretto d’uso e manutenzione. Semplificando: imbracature, assorbitori di energia (cd. dissipatori), cordini, connettori (cd. moschettoni), dispositivi retrattili, ecc.

Come indicato nella norma UNI EN 365:2 l’ispezione deve essere effettuata:

  • Almeno ogni 12 mesi;
  • Sempre, se il lavoratore si accorge, nei controlli pre e post utilizzo, di danneggiamenti di vario tipo;
  • A seguito di cadute.

Quali sanzioni sono previste per chi non effettua l’ispezione?

Le sanzioni alle quali può essere sottoposto il Datore di Lavoro sono pesanti e di carattere penale, senza contare le eventuali conseguenze a seguito di infortunio.

I tecnici della Fap sono qualificati come .

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Le gru a bandiera sono una soluzione economica, semplice e pratica, generalmente utilizzata per servire singole postazioni di lavoro.  La peculiarità di questi impianti è data dalla possibilità di adattarsi ad aree di lavoro anguste e spazi limitati dove altri impianti non potrebbero essere disposti. Inoltre, garantendo molteplici configurazioni, essi possono essere installati anche in strutture con soffitti bassi, con ostacoli particolari o con esigenze specifiche.

Le gru a bandiera sono composte principalmente da un braccio rotante su un perno fissato a una colonna in acciaio oppure, mediante apposita staffatura, a un pilastro in cemento o a una trave presente nel sito produttivo.

Controlli periodici gru a bandiera

La periodicità delle verifiche periodiche è triennale se alla data di verifica prevista la gru a bandiera ha un’età minore di 10 anni, biennale se superiore a 10 anni. Le gru a bandiera con portata superiore ai 200 kg, oltre ai controlli trimestrali, devono essere sottoposti alle verifiche da parte dall’INAIL o SOGGETTO ABILITATO secondo quanto stabilito dall’art.71, comma 11, del D.Lgs. nr. 81/2008, con la periodicità descritta nell’allegato VII del medesimo D.Lgs.

PER IL PRIMO CONTROLLO deve essere messa a disposizione la seguente documentazione:

  • dichiarazione di conformità CE o libretto ENPI/ISPESL;
  • dichiarazione di corretta installazione (ove previsto);
  • diagramma delle portate (ove previsto);
  • diagramma dell’area di lavoro (ove previsto);
  • manuale di istruzioni per l’uso;
  • registro di controllo (rapportini delle verifiche trimestrali)

PER I CONTROLLI SUCCESSIVI la documentazione richiesta è la seguente:

  • manuale uso;
  • registro di controllo (rapportini delle verifiche trimestrali);
  • dichiarazione del datore di lavoro in merito alla individuazione e alla formazione dei lavoratori che utilizzano l’attrezzatura;
  • verbali di verifiche periodiche precedenti;
  • libretto ENPI-ISPESL (in originale – copia conforme), ovvero, per le attrezzature di lavoro provviste di marcatura CE, ai sensi del DPR 459/96, copia della dichiarazione di conformità

Scopri le nostre tipologie di Gru a bandiera.

Per maggiori informazioni: Tel. (+39) 0742 320920

Gli accessori di sollevamento devono ovviamente essere mantenuti in buone condizioni, e periodicamente verificati, per evitare usure eccessive e danneggiamenti.

Gli accessori di sollevamento sono oggetti interposti tra l’apparecchio di sollevamento e il carico e non fanno parte della macchina perché sono montati sotto l’apparecchio di sollevamento. Tutti gli accessori di sollevamento, come per le attrezzature, devono essere in possesso della dichiarazione di conformità CE e il manuale d’uso e di manutenzione.

L’utilizzo degli accessori di sollevamento può comportare notevoli rischi come ad esempio:

  • caduta dei carichi;
  • uso non consono o non proprio delle attrezzature da lavoro;
  • perdita di stabilità del carico.

L’attività di ispezione è di importanza fondamentale per un uso in sicurezza degli accessori di sollevamento. Le problematiche più diffuse riscontrate su queste attrezzature durante le ispezioni consistono in:

  • mancata o errata attività di controllo e registrazione degli accessori di sollevamento;
  • qualifica non adeguata degli operatori preposti a eseguire le attività di controllo;
  • mancata o insufficiente formazione dei lavoratori incaricati di utilizzare le attrezzature.

Gli accessori di sollevamento devono poi essere adeguati in funzione dei carichi da movimentare. In altre parole, devono essere usati in base alle indicazioni del fabbricante. Ad esempio, nel caso in cui il gancio non fosse allineato con il centro di gravità (il cosiddetto baricentro), una volta sollevato il carico ruoterebbe pericolosamente, compromettendo la stabilità dello stesso e della macchina.

Anche la massa esatta del carico da sollevare, deve sempre essere comunicata prima di iniziare le operazioni di sollevamento.

La nostra azienda è in grado di fornire una gamma completa di accessori per la movimentazione dei carichi; tutti i nostri prodotti sono accompagnati dalla necessaria dichiarazione di Conformità e marcatura CE. Dai tiranti in catena o in fune con ganci standard o speciali, in base alle portate richieste abbiamo un’amplia disponibilità di magazzino.

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Se avviene un incidente con la gru a bandiera è in primis un problema di installazione o una superficialità nel fermare il materiale da spostare, soprattutto se il materiale deve essere sollevato.

La gru a bandiera rientra tra le apparecchiature di sollevamento frequentemente impiegate in ambito industriale, in svariati settori. Per garantire l’installazione delle gru a bandiera nel luogo in cui dovranno essere utilizzate bisogna eseguire preliminarmente le seguenti operazioni:

Preparazione del luogo

Accertare l’adeguatezza e l’idoneità delle strutture di sostegno/supporto. Nonché delle superfici di fissaggio. Ad esempio plinti, pilastri, pareti, pavimentazioni, corpi macchina, ecc.

Occorre predisporre la relativa documentazione di idoneità sottoscritta da un ingegnere esperto (secondo norma ISO 9927-1). Inoltre è necessario verificare l’assenza di difetti palesi della gru a bandiera.

Verificare l’adeguatezza degli spazi di manovra a disposizione, soprattutto se operano in aree in cui sono presenti altre gru o altre macchine operatrici.

Verificare l’idoneità ed il corretto funzionamento dell’impianto elettrico di alimentazione di rete.

Predisporre le attrezzature per l’imbracatura ed il sollevamento delle masse per le prove di carico.

Installazione

L’installazione di una gru a bandiera, se non correttamente eseguita, può comportare gravi rischi per la sicurezza del personale, esposto in fase di montaggio e/o di utilizzo. Questa deve essere affidata ad installatori specializzati, dotati di comprovate conoscenze ed esperienza nel campo degli apparecchi di sollevamento.

Messa in servizio

L’installatore deve portare a termine le attività di messa in servizio accertandosi che tutti i dispositivi di sicurezza previsti siano correttamente installati. Nonché rispondenti alle esigenze operative del caso e provvedendo, se necessario, alla loro regolazione. Si tratta, insomma, di una sorta di collaudo.

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